RECENSIONE: Che dire di Calico!? Siedo perplessa davanti alla mia Switch mentre i titoli di coda scorrono ringraziando i tantissimi backers che hanno supportato lo sviluppo di questo Kickstarter.
Ho saputo dell’esistenza di questo gioco grazie ad un forum su facebook che si chiama “Nintendo Queens” dove varie video giocatrici si scambiano consigli sui migliori giochi che possono avere un appeal generale verso le gamer donne.

Non voglio cadere nel cliche: premetto anticipando che moltissime donne apprezzano sparatutto, picchiaduro e giochi dark e cruenti mentre altre apprezzano giochi puramente pucciosi senza elevato grado di difficoltà.
Quanto alla sottoscritta, mi piace pensare di trovarmi esattamente in mezzo a questi due opposti e in questo caso Calico è stato un titolo che mi ha attirato in quanto un tranquillo gestionale.

Nella mia recensione ho tenuto conto di una serie di importanti fattori: costo, divertimento e soprattutto performance tecnica.

Costo:
Al momento della mia recensione, il titolo è disponibile sul Nintendo Switch store a €9.99 ma io l’ho trovato a €7.99. Immediatamente vi consiglio, se questo titolo dovesse interessarvi, di aspettare di trovarlo il più scontato possibile in quanto sicuramente nemmeno 8 euro giustificano le problematiche tecniche che incontrerete giocandoci.

Divertimento:
Calico è un gestionale super easy, dove il tuo compito (sulla carta) è quello di gestire un cat cafè e aiutare la comunità di questo mondo rosa pastello e con una grafica molto elementare ma gradevole. La maggior parte del tempo ti troverai a correre tra un posto all’altro a consegnare cose o parlare con persone che ti aiuteranno a sbloccare aree del gioco che non sono accessibili.

Nel mentre vaghi per questo piccolo mondo dalla colonna sonora kawaii, incontrerai nella tua strada vari animaletti da “catalogare” oppure da adottare per il tuo cat cafè. Insomma, giocando a questo gioco ti meraviglierai di avere 40 anni ma la testa di una bambina di 7, c’è qualcosa di misterioso in Calico (non chiedetemi cosa!) che semplicemente ti invoglia a voler vedere cosa succede.
Tra un task e un altro, molto simpatica la modalità di preparazione cibarie del cat cafè, dove vieni trasformata in una versione minuscola di te stessa e devi lanciare gli ingredienti giganti all’interno di una ciotola seguendo la ricetta.
Mentre vaghi alla ricerca di nuovi animaletti in sella ad un orso polare con un orsetto lavatore accovacciato sulla tua testa, ti imbatterai improvvisamente in un gatto-pallone volante che ti rotolerà davanti oppure in un gatto gigante addormentato ed incastrato in un tronco di albero che ti intralcia la strada.

Anche esilarante poter acquistare pozioni che ti permetteranno di cambiare colore e diventare glitter, oppure lanciarti in improvvise mosse di ballo, o trasformare il tuo cavallo in un gigante oppure anche volare su una scopa per il mondo (molto a tema con le recenti festività!).
Insomma, seppur semplice questo gioco ti farà sicuramente sorridere e anche chiederti che roba buona si sono fumati i suoi ideatori.

Purtroppo mi è mancato parecchio il lato gestionale del cafè perchè sebbene in alcune missioni mi sono trovata a dover preparare dei dolcetti per alcuni abitanti, il comparto cat cafè si conclude li. Infatti non si possono intrattenere ospiti nel cafè nè si può guadagnare direttamente da questo “business”, ma si può arredare il locale con oggetti volendo (anche se non hanno particolare appeal per la sottoscritta).

Performance tecnica:
Ultima ma non di certo di importanza è la nota dolente della mia recensione. Ho dovuto creare proprio prima di Natale due partite differenti che poi ho dovuto interrompere causa bug assurdi.
La prima volta sono rimasta letteralmente incastrata accovacciata in un tronco di albero senza possibilità di schiodarmi.
La cosa mi ha fatto alquanto inalberare (ha! l’ironia!) anche perchè mi stavo prendendo bene giocando a questo titolo, così mi sono armata di santa pazienza e ho iniziato una partita nuova ripetendo meccanicamente tutte le attività che avevo già sbloccato. Poi in questa seconda partita, per qualche inspiegabile motivo, non riuscivo più a sbloccare un’area chiusa sebbene avessi compiuto tutte le azioni necessarie.
Ho letto che parecchi utenti si stavano lamentando di essere rimasti bloccati nell’oceano oppure di essere appesi a testa in giù a mezz’aria nella foresta… insomma, lamentele tragicomiche che ad un certo punto hanno fatto più incazzare che sorridere. Fortunatamente proprio due giorni fa Nintendo ha rilasciato un patch di aggiornamento che risolve il bug dell’incastro grazie alla creazione di una pozione che ti teleporta a casa e resetta qualsiasi strambo incidente così ho potuto continuare la mia stamba avventura, ma appunto più che di una modifica grafica si è trattato di una soluzione palliativa che certo ci lascia l’amaro in bocca.
Il patch per nulla ha risolto alcuni bug che ancora avvengono, ad esempio quando sei in cucina in modalità microscopica e mentre ti trovi a lanciare gli ingredienti nella ciotola ti ritrovi il sederone di un gatto gigante che sale sul bancone della cucina e ti sparpaglia ogni ingrediente.

Insomma, ridiamo per non piangere!

Conclusioni:
Se proprio siete curiosi, degli avidi collezionisti di gestionali oppure semplicemente avete voglia di farvi una risata prendete Calico solo se costa pochissimo. A volte mentre giocherete a questo titolo vi troverete a pensare che sia stato progettato da un team di bambini delle elementari… dato che certi scivoloni tecnici non sono nemmeno degni di un team di apprendisti degli anni 80!

PUNTEGGIO:

VOTO FINALE 4 (non di meno per l’impegno e il romanticismo dell’idea!)
+ decisamente kawaii;
+ ti strappa qualche sorriso;
 bug tecnici a dir poco incresciosi;
 un indie poco strutturato che si giustifica essendo indie ma non si salva dato che ad oggi esistono una marea di indie che spaccano o che almeno non hanno issue tecnici di questa entità.

Chi volesse giocare a Calico può trovare ulteriori informazioni sul sito di Nintendo.

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